lunedì 23 febbraio 2009

I silenzi d'estate son profondi




I silenzi d'estate son profondi
quando alla terra sàlgono i vapori,
e non ho voci che mi danno onori
mentre di chiuse làcrime m'inondi;

per te, che glorie celesti diffondi,
i tuoi sguardi parlan come sonori
specchi dove la nebbia dei timori
al mio apparire fitta mi profondi;

angelo e donna sei e doni salute
all'ànima ben più che una preghiera
quando tua voce ondeggia mèsta o viva;

le ali ferma però e alle sapute
vie del bene rinuncia una sera
ed ascolta il mio canto, o fuggitiva.

Metro: sonetto lìrico.

Daniele Ambrosini.

Sonetto da "Fonte del Sole"- Sonetti e altre Lìriche- Il Fauno editore-Firenze-Maggio 1989.

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