mercoledì 25 febbraio 2009

Al Terzolle, e alle sue rive.


Ritrovo pace nell'acque tranquille
che sanno di magnolia e di mughetto,
fra le torri i conventi e le tue ville
di fronde ornati e dal tuo chiaro aspetto,

intorno a te per le tue pure stille
son varie l'erbe e ricche d'ogni effetto,
quelle più ardite paiono scintille
e sono lieti i cigni ed il capretto;

sovente torno fra le amiche zolle
a cercar dolci frutti nella spina
e quel tempo m'acqueta o rio Terzolle;

quindi la vista lancio su a Cercina
salgo pei rovi del verde Serpiolle,
miro l'umano alla pieve in collina.

Daniele Ambrosini.

Metro: sonetto campestre.
Pubblicata da Aletti Editore, Villalba di Guidonia, Roma 2012, nella "Fronda esperia" di Daniele Ambrosini.

Il torrente Terzolle, i pìccoli paesi Cercina e Serpiolle si tròvano vicino a Firenze in una fiorente collina.

1 commento:

Unknown ha detto...

mi sembravi un poeta ma ora ne ho la conferma da
mariolina